Un’analisi culturale partecipata per affrontare un concetto che spaventa
Panoramica del corso
Il concetto di fallimento è oggi di grande interesse in quanto su di esso convergono elementi non detti, impliciti, ma di importanza cruciale nel processo formativo ed educativo degli studenti e delle studentesse. Essi, infatti, si trovano a gestire - in un modo che sembra abbia acquisito un peso decisamente superiore rispetto a quello delle generazioni precedenti - una serie di elementi complessi:
Il timore di non essere all’altezza delle aspettative familiari e sociali
Le pressioni e le ambizioni della famiglia sulla performance scolastica
La preoccupazione di sbagliare, così come di non essere in grado di scegliere il percorso universitario o lavorativo giusto o di non riuscire a portarlo a termine
Le rappresentazioni culturali circolanti su mass e social media riguardo al successo e all’insuccesso
Il progetto qui proposto alle classi terze, quarte e quinte del liceo delle scienze umane si compone di tre momenti:
un momento riflessivo sui significati personali e culturali e sulle azioni associate alla parole/esperienza del fallimento;
un momento conoscitivo in cui si approfondisce la riflessione socio-antropologica sulla categoria di fallimento e sulle sue variabili culturali, cioè sui diversi significati che esso assume nei diversi contesti sociali. A tal fine si partirà dall’analisi un caso etnografico specifico, l’etnografia “Fallire la migrazione. Esperienze senegalesi di ritorno dalla Rotta Centrale Mediterranea” di Gabriele Masi;
un momento critico e di orientamento: il ritorno sulla propria esperienza arricchiti dalla riflessione antropologica. Questo permetterà di relativizzare e “rileggere” le proprie aspirazioni, ambizioni e paure in modo più maturo e consapevole
Calendario
Ottobre
2 ore: Introduzione al progetto con brain storming in aula sul concetto di fallimento e somministrazione di un questionario introduttivo (ricercatore unimi in aula)
2 ore: Compito a casa: raccogliere tra parenti e amici una definizione del fallimento, di cosa viene considerato come tale e di come si deve affrontare, sulla base di una traccia che verrà fornita
Novembre
3 ore: Analisi a gruppi in aula del materiale raccolto e stesura di un breve testo di considerazioni/report di ricerca che metta in luce gli aspetti socio-culturali legati al fallimento (svolto dal docente in aula)
Gennaio/Febbraio
4 ore Lettura a casa di parti del libro “Fallire la migrazione. Esperienze senegalesi di ritorno dalla Rotta Centrale Mediterranea” (libro fornito)
2 ore Focalizzazione in classe su alcuni passaggi con pillole online ed esercizi di comprensione del testo guidati (ricercatore unimi in aula)
Marzo
2 ore. Discussione con l’autore e ripensamento della propria nozione di fallimento (autore in aula o collegato online) alla luce delle conoscenze acquisite della comparazione antropologica
Aprile
3 ore. Discussione del materiale prodotto dalle altre scuole, condiviso su piattaforma, e produzione di lavoro finale finalizzato a individuale le rappresentazioni culturali associate al fallimento e le risorse culturali che possono aiutare ad affrontare il “fallimento” (ricercatore unimi in aula)
Maggio
2 ore. Incontro conclusivo di tutti le scuole presso l’Università Statale di Milano con una restituzione conclusiva dei lavori svolti nel corso dell’anno scolastico.
Per approfondire il tema del Fallimento, gli studenti saranno messi a confronto con un testo etnografico
Qui i materiali prodotti e utilizzati durante il corso.
I DOCENTI
Prof.ssa di Antropologia Culturale, Università Degli Studi di Milano.
Presidente del corso di laurea in Scienze Sociali per la Globalizzazione.
Insegnante e dottore di ricerca in Antropologia Culturale. Autore del libro "Fallire la Migrazione"
Antropologa, assegnista di ricerca presso l’Università degli Studi di Pavia e docente a contratto di Culture e società del Pacifico presso l’Università degli Studi di Milano-Bicocca